la libertà non ha appartenenza, è conoscenza, è rispetto per gli altri e per sé

"Chi riceve di più, riceve per conto di altri; non è né più grande, né migliore di un altro: ha solo maggiori responsabilità. Deve servire di più. Vivere per servire"
(Hélder Câmara - Arcivescovo della Chiesa cattolica)

mercoledì 7 maggio 2008

?Un neo-senatore UDC amico di Giovanni Brusca?


Riporto un articolo di Benny Calasanzio Borsellino del 05.05.2008, riguardante la pericolosa presunta amicizia tra il criminale mafioso Giovanni BRUSCA ed il neo-senatore UDC Salvatore CINTOLA (vedasi pure):

"Voi, oh gente italica, che con cotanto disprezzo guardate a noi poveri terroni, che per i nostri modi, per il nostro vivere felice e clientelare, vi risultiamo insopportabili. Pensavate che vi regalassimo solo Totò Cuffaro in Senato? Solo un colluso con singoli mafiosi? Illusi. Noi le cose le facciamo bene e fino in fondo. O non le facciamo. Voi sapete che gli eletti siciliani dell'Udc al Senato sono in tre; la Sicilia è infatti l'unica regione dell'universo in cui l'Udc ha raggiunto il quorum. Tre: Totò il condannato, D'Alia e Antinoro. Ma forse non sapete che Antinoro era candidato anche all'Assemblea Regionale Siciliana. E forse non sapete che opterà proprio per la Sicilia, lasciando vacante il seggio al Senato. E sapete chi lo sostituirà? Il quarto classificato. Chi è?

Avete presente chi è Giovanni Brusca? Gli amici lo chiamavano il Porco, o lo Scannacristiani. Provate ad immaginare il perchè. Noi lo chiamamo semplicemente il mostro. E vi assicuro che siamo gentili. Ha commesso più di 150 delitti, tra i quali quello del 15enne Di Matteo, figlio di un pentito. Strangolato e poi sciolto nell'acido dopo il suo ordine. "Centocinquanta omicidi, ma meno di duecento", ci tiene a precisare. Il Porco è anche colui che materialmente riempì di tritolo il tunnel sotto l'autostrada di Capaci e che poi premette il telecomando, uccidendo Giovanni Falcone, Francesca Morvillo, Rocco Di Cillo e Antonio Montinaro.

Ecco. Quest'uomo si dichiara migliore amico di Salvatore Cintola, del senatore Salvatore Cintola, nostro secondo regalo al Senato. E' lui che sostituirà Antinoro. "Minchia" direte. E ancora non sapete tutto. Nel 2006 fu eletto grazie ai voti degli uomini d'onore di Altofonte, a quanto risulta da alcune intercettazioni. Assessore regionale al Bilancio del primo governo Cuffaro, indagato per concorso in associazione mafiosa, finito sul registro degli indagati per un totale di 4 volte in 15 anni. Indagato anche in un'inchiesta per riciclaggio della Procura di Palermo, dopo le prime due archiviazioni, le indagini erano state riaperte grazie alle dichiarazioni del donna-boss pentita Giusy Vitale.

Cintola, che solo per la faccia che ha meriterebbe di essere sorvegliato a vista, fu coinvolto ed ebbe un ruolo di primo piano nel progetto di Leoluca Bagarella, cognato di Riina, che voleva realizzare il partito di Cosa Nostra, Sicilia Libera. Per quanto riguarda l'indagine per concorso esterno a Cosa Nostra, Cintola venne indagato perchè secondo gli inquirenti, era consapevole della manovra tentata nel 2004 per neutralizzare la deposizione del pentito Angelo Siino, nel processo su mafia e appalti (denominato 'Trash'), da uno degli imputati di spicco, l'imprenditore Romano Tronci, poi condannato a 10 anni per concorso esterno in associazione mafiosa.

I militari scoprirono che, tra la primavera e l'estate di quell'anno, Tronci, manager dell'impresa De Bartoloneis, si era attivato per “affievolire” la deposizione del teste-chiave nel processo Trash. Insieme, Tronci, Lapis e il nostro Cintola si recarono a Partinico in casa dell'imprenditrice Antonina Bertolino, cognata di Siino, per avvicinare il pentito. La donna ha dichiarato di essersi rifiutata di aiutarli e di non aver riferito nulla al pentito. Scrivono i giudici che dal dibattimento "emerge chiaramente come il profilo di consapevolezza di Cintola sia ben superiore a quanto da lui stesso rappresentato nel processo".

Di Cintola in Sicilia si parla tanto, ne parlano anche i pentiti Antonino Calvaruso, Balduccio Di Maggio, Mario Santo Di Matteo e Tullio Cannella. Non disperate. Questo uomo non è più solo siciliano. Ora è un senatore."

1 commento:

Anonimo ha detto...

Che dire...certe notizie si commentano da sole!!