la libertà non ha appartenenza, è conoscenza, è rispetto per gli altri e per sé

"Chi riceve di più, riceve per conto di altri; non è né più grande, né migliore di un altro: ha solo maggiori responsabilità. Deve servire di più. Vivere per servire"
(Hélder Câmara - Arcivescovo della Chiesa cattolica)

martedì 13 gennaio 2015

La verità sulle torri gemelle - Video completo - Inganno globale 11 Sett...

Video



Mar 13.01.2015 - Vi invito a prendervi un'ora e mezzo di tempo e vedere questo video ricostruttivo dei fatti del 11 settembre 2001, non è "cervellotico/complottista", purtroppo è supportato da percorsi logici chiari, e stringe il cuore pensare al mondo in cui viviamo.

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martedì 6 gennaio 2015

PRESCRIZIONE DEI REATI, non è evento naturale ineludibile


Mar 06.01.2015 -

---Mi piacerebbe che un giorno qualche giurista spiegasse a noi tutti come la PRESCRIZIONE non sia qualcosa di ineludibile, al pari di una malattia virale, di un terremoto, ma debba invece essere la scelta dell'ordinamento giuridico di non perseguire più REATI CHE, per la loro natura e per il lungo lasso di tempo trascorso da che sono stati commessi, NON SUSCITANO PIÙ' INTERESSE PUNITIVO NELLA SOCIETÀ'.

---L'esatto contrario di quanto accade oggi da noi, con la prescrizione maldestramente (o furbescamente) prevista per temi caldissimi, e rispetto ai quali la Società risulta molto sensibile ancora, e particolarmente esposta e colpita, tanto da provocare indignazione nei Cittadini.

---Una normativa equilibrata, equa, sulla prescrizione, andrebbe ad essere applicata solo a fatti percepiti ormai, dalla collettività e dalle parti offese dal reato, come lontani e privi di interesse.

---Vorrei insomma che qualcuno iniziasse a parlare della ratio, della logica giuridica e sociale che presiede all' "Istituto della Prescrizione", per smontarne alla radice l'assurdo uso che l'attuale ordinamento italiano ne fa, ghiotta e pretesa opportunità per il reo di sottrarsi alla punizione, lasciando gli onesti nello sconforto dell'impotenza, come appunto si rimane di fronte ad un terremoto.

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sabato 3 gennaio 2015

Talk show, la degradazione della verità di fatto a mera opinione, e dunque la correlativa santificazione di ogni menzogna a opinione che vale quanto l’altra


Sab 03.01.2015 - E' da molto che mi ripromettevo di scrivere qualcosa sull'argomento indicato nel titolo del post, qualcosa che dicesse che oltre alle opinioni esistono i fatti oggettivi, e che le affermazioni completamente avulse dai fatti, e con essi confliggenti, non sono opinioni, ma propaganda, presa in giro del prossimo.
---Poi ho letto lo scritto di Paolo Flores d’Arcais, su "MicroMega" on line (21.10.2014), a proposito del recente scontro tra Marco Travaglio e Michele Santoro, e mi sono risparmiato la fatica di trovare le parole, ve lo propongo qui a seguire.

Marco Travaglio ha torto. Infatti ha evidenziato il motivo del suo contendere con Santoro in questi termini: “Esiste ancora nel talk show uno spazio indipendente per il talkinteso come racconto di fatti veri al riparo dallo show, cioè del pollaio gabellato per ‘contraddittorio’ e ‘ascolto’ dove chi ha torto e mente passa dalla parte della ragione e della verità? (...) Prima di domandarsi se il collaboratore fa la pace col conduttore e torna a bordo, andrebbe sciolto un rebus: cosa rimane, del giornalismo come lo conosciamo tutti, nei talk show?”. 

Nulla, ovviamente. Ma la degradazione della verità di fatto a mera opinione, e dunque la correlativa santificazione di ogni menzogna a opinione che vale quanto l’altra, non è questione che mette a repentaglio solo il giornalismo, bensì costituisce in sé un colpo durissimo e diretto assestato contro la democrazia in quanto tale.

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