la libertà non ha appartenenza, è conoscenza, è rispetto per gli altri e per sé

"Chi riceve di più, riceve per conto di altri; non è né più grande, né migliore di un altro: ha solo maggiori responsabilità. Deve servire di più. Vivere per servire"
(Hélder Câmara - Arcivescovo della Chiesa cattolica)

sabato 7 novembre 2009

Il Cristo crocifisso, ogni giorno



Sab. 07.11.2009 - La Corte di giustizia europea si è pronunciata sulla presenza del Crocifisso nelle aule scolastiche, ed ha giustamente ritenuto che vada contro il principio di libertà religiosa.
Grande levata di scudi da parte di molti che, pur professandosi cattolici, appaiono assolutamente incuranti del radicamento o meno del messaggio evangelico nella vita concreta della comunità, e nella propria; essi sono oggi fermamente "indignati" (è gente sensibile, incline all'indignazione, fosse anche quella dei due pesi e delle due misure).
Guardo a costoro, penso a quel Cristo che amo, e mi viene un sospetto: ?non sarà che la rappresentazione di quell'Uomo inchiodato, appeso su ogni muro, possa rassicurare molti circa la fine che fa chi lotta per l'Uguaglianza degli esseri umani, per la Giustizia, per l'Amore?! ?Vorranno, chissà, che rimanga esposto come monito?! ...Non dico che sia così, ma il dubbio mi pare non manifestamente infondato!

A seguire, riporto uno scritto di Paolo Farinella, prete (06.11.2009), tratto da "MicroMega". xxx

" I giornali del giorno 5 novembre 2009, riportano la foto di Berlusconi che tiene in mano un Crocifisso, abbastanza grande. Le cronache dicono che glielo abbia dato il prete di Fossa, nell’ambito della consegna delle case. Se c’è una immagine blasfema è appunto questa: colui che ha varato una legge incivile contro i «cristi immigrati», che parla di «difesa dei valori cristiani». Un prete che consegna il crocifisso a Berlusconi è uno spergiuro come e peggio di lui. Povero Cristo! Difeso da una massa di ladroni che non solo lo beffeggiano, ma lo crocifiggono di nuovo con la benedizione del Vaticano, che per bocca del suo esimio segretario di Stato, ringrazia il governo per il ricorso che presenterà alla Corte di appello di Strasburgo.

Possiamo dire che c’è una nuova «Compagnia di Gesù» fatta di corrotti, di corruttori, di ladri, di evasori, di mafiosi, di alti prelati còrrei di blasfemìa e di indecenza, di atei opportunisti, di cultori di valori e radic(ch)i(o) cristiani … chi prepara la croce, chi le fune, chi i chiodi, chi le spine, chi l’aceto … e i sommi sacerdoti a fare spettacolo ad applaudire. Intanto sul «povero Cristo» di nome Stefano Cucchi, morto per mancanza di «nutrizione e idratazione», da nessuno è venuta una parola di condanna verso i colpevoli di omicidio, nemmeno dai monsignori che hanno gridato «assassino» al papà di Eluana Englaro.

Povero Cristo, difeso dai preti come suppellettile e raccoglitore di polvere nei luoghi pubblici e da tutti dimenticato come Uomo-Dio che accoglie tutti e dichiara che sono beati i poveri, i miti, coloro che piangono, i costruttori di pace, i perseguitati, gli affamati! Povero Cristo, difeso dagli adoratori del dio Po e di Odino che ne fanno un segno di civiltà, mentre lasciano morire di fame e di freddo poveri sventurati in cerca di uno scampolo di vita. Povero Cristo, difeso dalla “ministra” Gelmini che trasforma il Crocifisso in un pezzo di tradizione “de noantri”, esattamente come la pizza, il pecorino, i tortellini. Povero Cristo, difeso da Bertone che lo mette sullo stesso piano delle zucche traforate.

Povero Cristo! Gli tocca ringraziare la Corte di Strasburgo, l’unica che si sia alzata in piedi per difenderlo dagli insulti di chi fa finta di onorarlo. Signore, pietà!

Guardando a quel Cristo che è il senso della mia vita di uomo e di prete, ho la netta sensazione che dalla sua comoda posizione di inchiodato alla croce, dica: Beati voi, difensori d’ufficio... beati voi che ho i piedi inchiodati, perché se fossi libero, un calcio ben assestato non ve lo leverebbe nessuno.

(6 novembre 2009) " xxx

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Commento di prova. Se non si è registrati basta lasciare il commento come "Anonimo" (spuntare ultimo pallino in basso, sopra "Pubblica commento"), ovviamente nulla impedisce che all'interno del commento si possa riportare il proprio nome.

Anonimo ha detto...

Caro Fabio,
finalmente il mio collegamento con il mondo sembra essere
ripristinato...
Tempo fa avevo scritto questo commento, che riporto pedissaquamente:
Sono completamente d'acccordo con questo sacerdote circa il modo di intendere Cristo e la croce, davvero povero Cristo, ed agggiungerei "povera patria" con le parodie sempre attuali di Fabio Battiato.
"Povera patria, schiacciati dagli abusi del potere, di gente infame che non sa cos'è il pudore, si credono potenti e gli va bene, quello che fanno e tutto gli appartiene".
Il mio augurio, in questa parte dell'anno così piena di ipocrisia, è che ci raggiunga davvero una coscienza diversa, che nasca una volta per tutte un Bambino capace di trasformare le fragilità in punti di forza.
Un evento che sappia ancora stupire quella CHiesa che se fa detentrice e che nella sua forza e bellezza, riduca gli uomini al silenzio.
Grazie di questo spazio.
Beatrice