la libertà non ha appartenenza, è conoscenza, è rispetto per gli altri e per sé

"Chi riceve di più, riceve per conto di altri; non è né più grande, né migliore di un altro: ha solo maggiori responsabilità. Deve servire di più. Vivere per servire"
(Hélder Câmara - Arcivescovo della Chiesa cattolica)

sabato 7 marzo 2009

"Profondo nero" - L'origine delle stragi di stato


Dal blog "Chiarelettere".
" Dal 20 febbraio 2009 in libreria

"La Loggia P2 è stata fondata da Eugenio Cefis che l’ha gestita fino a quando è rimasto presidente della Montedison.”
Secondo una nota riservata del Sismi agli atti dell’inchiesta di Pavia del pm Vincenzo Calia.

“Forse l’abbattimento dell’aereo di Mattei è stato il primo gesto terroristico nel nostro Paese.”
Amintore Fanfani.

“Per me i partiti sono come taxi. Salgo, pago la corsa e scendo.”
Enrico Mattei. xxx

Eccolo il mistero italiano. Il giornalista De Mauro e lo scrittore Pasolini avevano in mano le informazioni giuste per raccontare la verità sul volto oscuro del potere in Italia, con nomi e cognomi.
Erano gli anni Settanta.
Il primo stava preparando la sceneggiatura del film di Francesco Rosi sulla morte di Enrico Mattei, il presidente dell’Eni che osò sfidare le compagnie petrolifere internazionali. Il secondo stava scrivendo il romanzo Petrolio, una denuncia contro la destra economica e la strategia della tensione, di cui il poeta parlò anche in un famoso articolo sul “Corriere della Sera” (“Cos’è questo golpe”).

De Mauro e Pasolini furono entrambi ammazzati. Entrambi avrebbero denunciato una verità che nessuno voleva venisse a galla: e cioè che con l’uccisione di Mattei prende il via un'altra storia d'Italia, un intreccio perverso e di fatto eversivo che si trascina fino ai nostri giorni. Sullo sfondo si staglia il ruolo di Eugenio Cefis, ex partigiano legato a Fanfani, ritenuto dai servizi segreti il vero fondatore della P2. Il "sistema Cefis" (controllo dell’informazione, corruzione dei partiti, rapporti con i servizi segreti, primato del potere economico su quello politico), mette a nudo la continuità eversiva di una classe dirigente profondamente antidemocratica.

Le carte dell’inchiesta del pm Vincenzo Calia, conclusasi nel 2004, gli atti del processo De Mauro in corso a Palermo, nuove testimonianze (tra cui l’intervista inedita a Pino Pelosi, che per la prima volta fa i nomi dei suoi complici) e un’approfondita ricerca documentale hanno permesso agli autori di mettere insieme i tasselli di questo puzzle occulto che attraversa la storia italiana fino alla Seconda Repubblica.

Profondo nero
di Giuseppe Lo Bianco e Sandra Rizza
Chiarelettere editore
Collana: principioattivo
Pagine: 295 - euro 14,60 " xxx

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