"Abbiamo abolito la storia. È vietato raccontare ciò che è accaduto in Ucraina prima del 24 febbraio 2022: gli otto anni di guerra civile in Donbass dopo il golpe bianco (anzi, nero) di Eromaidan nel 2014 e le migliaia di morti e feriti causati dai continui attacchi delle truppe di Kiev e delle milizie filo-naziste al seguito contro le popolazioni russofone e russofile che, col sostegno di Mosca, chiedevano l’indipendenza o almeno l’autonomia. Il tutto in barba ai due accordi di Minsk. La versione ufficiale, l’unica autorizzata, è che prima del 2022 non è successo niente: una mattina Putin s’è svegliato più pazzo del solito e ha invaso l’Ucraina. Se la gente scoprisse la verità, capirebbe che il mantra atlantista “Putin aggressore e Zelensky aggredito” vale solo dal 2022: prima, per otto anni, gli aggressori erano i governi di Kiev (l’ultimo, quello di Zelensky) e gli aggrediti i popoli del Donbass. Fra le vittime, c’è il giornalista italiano Andrea Rocchelli, ucciso dall’esercito ucraino...Abbiamo abolito la geografia. Proibito mostrare la cartina dell’allargamento della Nato a Est negli ultimi 25 anni (da 16 a 30 membri)...Eppure, che la Nato si sia allargata a Est, accerchiando e assediando la Russia, minacciandone la sicu- rezza con installazioni di missili nucleari sempre più vicine al confine, in barba alle promesse fatte a Gorbaciov nel 1990, fino all’ultima provocazione di annunciare l’imminente ingresso nell’Alleanza dei vicini di casa della Russia – Georgia e Ucraina – è un fatto storico indiscutibile... [continua]
L’altra cartina proibita è quella
dei Paesi che non condannano o non sanzionano la Russia, o se ne restano
neutrali: quasi tutta l’Asia, l’Africa e l’America Latina, cioè l’87% della
popolazione mondiale. Ma al nostro piccolo mondo antico occidentale piace far
credere che Putin è isolato e noi lo stiamo circondando. Sul fatto che Cina,
India, Brasile e altri paesucoli stiano con lui o non stiano con noi, meglio
sorvolare: altrimenti lo capiscono tutti che le sanzioni non funzionano...Solo
abolendo la storia si può credere al presidente Sergio Mattarella quando ripete
che “l’Ucraina è la prima guerra nel cuore dell’Europa nel dopoguerra”. E
Belgrado bombardata anche dall’Italia nel 1999 dov’è, in Oceania? E chi era il
vicepremier del governo D’Alema che bombardava Belgrado? Un certo
Mattarella...Abbiamo abolito il rispetto per le altre culture. In una folle
ondata di russofobia, abbiamo visto ostracizzare direttori d’orchestra,
cantanti liriche, pianiste di fama mondiale, fotografi, atleti (anche
paralimpici), persino gatti e querce, soltanto perché russi. E poi censurare
corsi su Dostoevskij, cancellare dai teatri i balletti di Cajkovskij,
addirittura estromettere la delegazione russa dalle celebrazioni per la
liberazione di Auschwitz. Come se il lager l’avessero liberato gli americani o
gli ucraini e non l’Armata Rossa...i trombettieri della Nato propagandano la
bufala dell’“euroatlantismo” e gli scemi di guerra se la bevono,
senz’accorgersi che mai come oggi gli interessi dell’Europa sono opposti a
quelli dell’America".
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